mercoledì 30 novembre 2011

L’integrazione dopo il completamento del Calendario Maya profetico

Il Tun (Calendario Maya profetico) è la descrizione del risveglio della Coscienza Divina nel tempo, culminato nell’Unità di tutte le Onde (livelli di Creazione) – che avevano sino a quel momento percorso strade correlate, ma indipendenti – il 28 ottobre 2011, in modo assai intenso, ma allo stesso tempo armonioso (dopo il 28 ottobre, personalmente sono rimasto in uno stato quasi catatonico per circa 3 giorni, cercando di integrare nella profondità del mio esser-ci la potenza dell’Essere). Lo scopo della Nona ed ultima Onda (9 marzo-28 ottobre 2011), l’Universal Underworld, era quello di risvegliare il seme della Coscienza Creativa, iniziando innanzitutto da coloro che per varie circostanze avevano già preparato il terreno. Da qui nasce un movimento culturale (riflessione e senso), che non dipende dai cambiamenti esterni. Gli eventi seguono in parte la proiezione di rimozioni subconscie: ad esempio, la rimozione della parte manipolatoria negli italiani genera per proiezione il governo Berlusconi, la rimozione della mancanza di identità (intesa come Sé profondo) genera il governo Monti, ovvero la distruzione della nostra identità, ecc. Il movimento culturale dell’Unità di Coscienza, invece, non si perde nel Dualismo, ma al contempo non cade nella trappola di sostenere che Unità significhi fine della Dualità (è invece la fine del Dualismo): la Dualità è necessaria (al giorno segue la notte), e la Coscienza d’Unità è il trascendimento della Dualità, non la sua eliminazione (impossibile). Va da sé che attraverso la logica classica (aristotelica), che con il “principio del terzo escluso” nega la possibilità di un terzo tra due opposti (quindi è un'analisi, un dividere), non è possibile comprendere l’Unità, che si può invece sperimentare al livello sintetico del sentimento.

Dopo il raggiungimento del massimo stato quantico di Coscienza, la Creazione e l’Evoluzione non si sono fermate, ma hanno stabilizzato il loro passo (non ci conducono più, bensì ci sostengono), lasciando a noi esseri umani la responsabilità di co-creare insieme a loro. La trascendenza divina senza tempo (Autocoscienza) è disponibile per noi nel tempo, oltre il determinismo che aveva in qualche modo caratterizzato il Tun (le tendenze generali erano descritte dal Calendario Maya e non potevano essere modificate). L’accelerazione, che ora si è fermata, è stata avvertita da tutti con la 9 Onda, perché solo con il suo ciclo di 9+9 giorni (finalmente visibile, con l’uscita di scena del moltiplicatore X20, che aveva sempre oscurato nelle Onde precedenti il numero 9) il vecchio ordine costituito, che si è sempre creduto naturale (da tutti i punti di vista: personale, sociale, politico), è stato messo in discussione, dal momento che per la prima volta il 9 non si trasformava più in 10 (numero contenuto nel 20), come era sempre accaduto in precedenza per miliardi di anni. Le “finestre temporali” di cambiamento (transizione) sono larghe e bisogna considerare che durante un processo di evoluzione si lasciano indietro vari aspetti che in seguito debbono essere integrati (fasi di assimilazione, purificazione e ristrutturazione). La piramide a 9 livelli ha rappresentato la progressiva attivazione dei vari stadi della Coscienza: ora si tratta di fare in modo che l’ultimo di questi livelli (la Co-creazione Consapevole) si dispieghi globalmente (cominciando da noi stessi) ed in questo unificando e dando senso alle acquisizioni dei precedenti 8 livelli.

Un’altra questione - apparentemente di scuola, ma molto importante ai fini della sincronizzazione con le pulsazioni dell’Hunab Ku, l’Albero Cosmico della Vita – è comprendere cosa è avvenuto nella Piramide del Tempo dopo il 28 ottobre 2011. Ovvero, scartata a posteriori l’ipotesi di una fine del tempo lineare (ma, come tratterò in seguito, non del tempo interno), cercare di comprendere se soltanto la 9 Onda prosegua o se tutti i 9 livelli continuino indefinitamente (come sembrano indicare alcune datazioni provenienti da Palenque). Quello che invece possiamo già affermare con certezza è che d’ora innanzi gli scenari dipenderanno totalmente da ciò che gli uomini sceglieranno di creare, senza un modello temporale di riferimento che influenzi le tendenze generali (come è invece avvenuto nel corso del Tun per 16,4 miliardi di anni). Per quanto mi riguarda non credo sia opportuno ora dare una risposta al quesito se tutte le Onde o solo la Nona continuino, una volta attivate tutte globalmente. Nel primo caso (la continuità di tutti i livelli della piramide) – per cui sembra propendere Carl Johan Calleman - dal 29 ottobre ci troveremmo nella 7 Notte dei primi 8 Underworld: dal 29 ottobre 2011 al 23 ottobre 2012 nella 7 Notte del Galactic Underworld; dal 29 ottobre 2011 al 2030 nella 7 Notte del Planetary Underworld (e così via). Per limitarci a questi due periodi, saremmo nella 7 Notte del Planetary Underworld per 20 anni, quindi in decrescita economica, e saremmo per 360 giorni nella 7 Notte del Galactic Underworld, ovvero nell’integrazione della nostra parte femminile, immaginativa, simbolica. Potrebbe essere così, ma serve una verifica empirica, e quindi almeno sino al 23 ottobre 2012 non possiamo essere certi che l’ipotesi della continuità di tutte le Onde sia corretta. Questa ipotesi sembrerebbe confermata se invece ci focalizziamo solo sulla 9 Onda: dal 29 ottobre al 15 novembre (7 Notte dell’Universal Underworld) abbiamo avuto infatti uno stato di relativa calma (la Notte è sempre un periodo di integrazione) e poi dal 16 novembre un riaccendersi delle rivoluzioni nei paesi arabi (Egitto, Kuwait, Yemen), un nuovo fermento sociale e il radicamento della crisi dell’euro.

Dal mio personale punto di vista sento che l’accelerazione del tempo sia realmente finita il 28 ottobre 2011 (in accordo con il Calendario Maya profetico) e che i vecchi schemi persistano solo perché abbiamo ancora soggettivamente bisogno di un aggiustamento (adattamento) graduale. Il salto quantico è avvenuto, ma non è semplice rendersene conto oggi: non è semplice rimanere senza punti di riferimento. Se non facciamo noi le cose, non sarà più il Piano Divino a farle per noi. Questo è il messaggio. Sono fiducioso che lo stato autentico, cristallino, trasparente dell’Unità di Coscienza si espanderà tramite la consapevolezza individuale di avere questa capacità a disposizione. Dopo il 28 ottobre 2011 tutti i riferimenti temporali sono per me pura convenzione, non perché abbiano perso il loro valore, ma perché lo scopo ultimo delle Onde del Piano Divino di Evoluzione è che noi siamo liberi, cioè viviamo pienamente senza di esse: ciò vale anche per i calendari Maya (tra cui quello ciclico di 5125 anni che dovrebbe ricominciare il 22 dicembre 2012), che oggi sono una convenzione che avvicina alla spiritualità, mentre il calendario gregoriano è una convenzione che avvicina al materialismo. Per questo invito le persone a seguire lo Tzolkin (computo sacro di 260 giorni), perché quotidianamente avvicina ad una visione spirituale della vita, ma sento che anche lo Tzolkin è oggi una convenzione (ciò tuttavia non rende gratitudine ai Maya, che sono stati sterminati per preservarlo), non perché abbia perso validità oggettiva, ma perché soggettivamente la nostra relazione con esso, come con ogni altro calendario (lo Tzolkin è in assoluto il più veritiero, perché è la matrice della creazione), può ora basarsi (esiste la potenzialità per) sulla nostra pura intuizione. Per essere più preciso, sono certo che le Onde continuino nella loro pienezza, ma dal punto di vista dell’Unità di Coscienza, che è relativa alla dimensione non razionale, anche questo è un modello (razionale), che in ogni caso limita la nostra capacità creativa, che ora è pienamente attivata. Vale a dire: anche il miglior modello della realtà, corrispondente alla Creazione stessa (come lo Tzolkin), è pur sempre un modello!

Lo Tzolkin (260 giorni, ovvero 13X20) era perfettamente adeguato alle prime 8 Onde, che avevano un ritmo di 13X18X20 e multipli di 20, non alla 9 con un ritmo di 13X18. In fondo noi siamo le prime persone che hanno vissuto il completamento del Tun, il 28 ottobre 2011, e la tradizione, pur nel rispetto profondo e sacro che le si deve attribuire, per definizione non può indicare meglio di chi l’ha esperito (con tutti i suoi limiti) un cambiamento epocale. Detto esplicitamente: tutte le periodizzazioni (che ho chiamato “finestre temporali”) del dopo 28 ottobre 2011 non sono altro che schematizzazioni utili a chi non è ancora in grado di vivere nell’Unità. L’Unità di Coscienza appartiene esclusivamente al sentimento puro. Tuttavia, è necessario un bilanciamento tra la tradizione della spiritualità della Natura, che i Maya di oggi e i loro antenati preservano, e la ricerca del nuovo, che è una caratteristica dei popoli materialisti. Pertanto, personalmente starò sempre dalla parte dei nativi americani, non solo Maya (la difesa della radice immutabile della Natura si nota anche nell’accento che gli anziani Maya pongono, all’interno dello Tzolkin e nella combinazione dei kin, sul ciclo costante dei 20 glifi, piuttosto che sui 13 toni, che indicano l’evoluzione di Creazione). Inoltre, necessariamente, quando siamo al livello più alto di una piramide, siamo anche sopra i livelli precedenti: l’Unità di Coscienza dipende anche dalla capacità di relazionarsi ai livelli inferiori, cercando di non proiettare le limitazioni di questi livelli in un mondo in cui esiste anche il 9 livello di Coscienza attivato. In effetti stiamo vivendo relazionandoci a 9 tipi di tempo.

Schematizzando (con tutte le riserve sopra citate) la tempistica della crisi dell’euro, la più insidiosa delle schematizzazioni, se nel 5 Giorno dell’Universal Underworld (31 luglio-17 agosto 2011) abbiamo potuto osservare la crisi radicale delle Borse e nella 5 Notte (18 agosto-4 settembre) la ricaduta di questa crisi sull’economia reale, nel 6 Giorno (5-22 settembre) abbiamo visto l’inizio del movimento “Occupy Wall Street” (nel 6 Giorno del Planetary Underworld, tra il 1953 e il 1972 si manifestò il movimento dei “Figli dei Fiori” – si ricordi il parallelo tra il 7 e il 9 livello della piramide, i due periodi monistici) e nella 6 Notte (23 settembre-10 ottobre) la diffusione anche sui mass media della protesta; così nel 7 Giorno (11-28 ottobre 2011) abbiamo assistito alla crisi delle certezze relative alla stabilità dell’euro, ma senza nessuna messa in discussione da parte dei politici e degli economisti, tranne rare eccezioni, dell’opportunità di salvare a tutti i costi questa moneta. Ora, accettando per il momento la continuazione dell’Universal Underworld, dopo il periodo di integrazione della 7 Notte (29 ottobre-15 novembre 2011), sembra che nell’8 Giorno della 9 Onda (16 novembre-3 dicembre) ci si stia preparando a tutti i livelli al crollo di questo sistema monetario. In fondo l’euro è una moneta nata come risposta del potere finanziario del Planetary Underworld (22 luglio 1755-28 ottobre 2011) al cambiamento di Coscienza del Galactic Underworld (5 gennaio 1999-28 ottobre 2011): una sua crisi può significare che la risposta (reazione) astratta, razionale e tecnocratica (National e Planetary Underworld) alle istanze dell’emisfero femminile (concreto, immaginativo e simbolico) del cervello, espresse dall’8 Onda (Galactic Underworld), debba cedere il passo, affinché possa raggiungersi l’Unità. Ripeto: queste tendenze sono state necessarie, come è quasi automatico che coloro che non rinunciano al potere accumulato grazie allo sfruttamento cerchino in tutti i modi di manipolare la Coscienza Collettiva. Ma manipolare la Coscienza Collettiva è impossibile; ciò che può essere manipolato è il subconscio di coloro che sono soliti a loro volta manipolare: può essere manipolato solo chi manipola - la Coscienza Collettiva si fonda invece sulla Consapevolezza e sull’Autocoscienza (la Consapevolezza di sé), il che esclude la manipolazione. Per un vero cambiamento del sistema è necessario il trascendimento in ognuno di noi dell’illusione iper-razionalistica che muove la motivazione dei grandi banchieri e professori di economia internazionali, ovvero l’ordine globale (astratto e razionale, senza sentimenti) mediato dai capitali finanziari.

Nel nostro sistema monetario crediamo di essere i proprietari del denaro, ma in realtà ne siamo debitori: infatti, appena viene emessa, la moneta ha un debito, perché viene emessa solo prestandola. Dovrebbe invece essere creata di proprietà di noi cittadini che diamo valore al denaro accettandolo. Questo sistema di truffa è nato nel 7 Giorno del National Underworld (1617-28 ottobre 2011), ovvero al massimo della razionalizzazione come frutto dell’illuminazione della polarità maschile del cervello umano (nello stesso periodo è nata la scienza moderna) e precisamente nel 1694 con la fondazione della Banca d’Inghilterra. Da quel momento in avanti è stato un crescendo di disuguaglianza e disparità tra un numero minimo di persone che creano denaro dal nulla e lo prestano e la stragrande maggioranza che vive per ripagare i propri debiti (entrambi i gruppi sono schiavi dello squilibrio di polarità). Le Banche Centrali, private, forniscono denaro agli Stati che così indebitano i legittimi proprietari della moneta, i cittadini appunto. E poi gli Stati, per non vedere alzare lo spread, il differenziale di rendimento, sono costretti a comprare dagli “strozzini” i titoli di debito, per non finire in bancarotta. Il debito italiano di 2000 miliardi di euro è un credito di pari valore che deve essere restituito al popolo (ad esempio come reddito di cittadinanza di 1000 euro a persona al mese). Dal momento che questi concetti stanno emergendo alla Coscienza Collettiva, coloro che detengono il potere privato mondiale stanno uscendo alla scoperto, mettendo direttamente al governo i rappresentanti di tale potere e non più i loro fantocci. Ad esempio, in Italia siamo passati dal fantoccio Berlusconi al presidente europeo della Commissione Trilaterale Mario Monti, che potrebbe finire il lavoro di svendita dello splendido patrimonio pubblico dell’Italia (la nazione più ricca del mondo), iniziato da Mario Draghi nel 1992 (Autostrade, Enel, Eni, ecc.). La soluzione è la proprietà della moneta al popolo.

Monti sostiene che la crisi è perfetta per favorire la cessione di sovranità dall’Italia all’Europa. Sono convinto che Mario Monti sia in buona fede: vuole esattamente l’unità, ma gestita da privati. Il concetto che sta alla base di questo fraintendimento è lo stesso che sta alla base del rapporto tra Sé, ego e superego: in qualche modo la finanza mondiale e le persone che ricercano l’Unità sembrano volere la stessa cosa. Una persona ha il suo temperamento, la sua Anima (Sé), ad esempio è timida; per varie ferite si forma un ego, una maschera, di persona forte e sicura di sé (in questo modo allontanandosi dalla sua natura). Questo è ciò che avviene normalmente, ed il percorso verso la trasparenza richiede che la persona in questo caso abbia il coraggio di accettare la timidezza (che diventa istantaneamente la sua qualità, perché è spontanea, non automatica). Questo processo, attraverso il dolore del riconoscimento di una ferita e tramite la sua accettazione ed integrazione, risveglia il seme della Coscienza d’Unità. È però anche possibile che la persona formi, oltre all’ego, un superego, che censura le pulsioni, negando la stessa personalità: e, allora, nel caso in questione, la persona nel superego apparirà timida. Quindi due persone timide possono essere una nel Sé, l’altra lontanissima da Sé (superego). L’Unità segue lo stesso percorso: la puoi volere nel Sé, o la puoi volere nel superego; puoi chiederti come fare a servire l’Universo (il tuo Sé) o puoi chiedere agli italiani di sacrificarsi svendendo il loro patrimonio pubblico per l’Europa unita. Dopo il 28 ottobre 2011, ovvero in seguito all’ancoraggio della Coscienza d’Unità, quello che sente, pensa, agisce ognuno di noi è fondamentale: ciò che accade dipende totalmente da ciò che tutti gli esseri co-creano, non esistendo più un piano predeterminato. Gli scenari futuri non sono prevedibili, ma la possibilità di realizzare l’Unità di Coscienza, ora disponibile, dà la speranza ed insieme la concreta possibilità di co-creare un mondo di Creatività Consapevole. La Coscienza Collettiva è un Sé Collettivo consapevole di se stesso, non manipolabile, trasparente, organico, in cui ogni parte nella sua maturità incontra la comunità. Può costituirsi soltanto nell’incontro di Coscienze mature e non subconsci manipolabili.

L’euro è la moneta del Galactic Underworld (5 gennaio 1999-28 ottobre 2011). Il Galactic Underworld rappresenta l’attivazione dell’emisfero destro del cervello, in base al cambiamento di polarità dell’Albero Cosmico della Vita. L’emisfero destro, che governa il lato sinistro del corpo, è la parte irrazionale del cervello, ovvero la funzione immaginativa e sintetica (laddove l’emisfero sinistro, che governa la parte destra del corpo, è la funzione logica e razionale). Quando avvenne il cambiamento di polarità nel 1999, esso portò da una parte all’avvio di un processo (nei 7 Giorni e 6 Notti) di spiritualizzazione nella vita di molte persone (talvolta attraverso epocali cambiamenti rispetto all’ordine razionale degli anni precedenti), ma dall’altro, per reazione, un abbarbicarsi ancora maggiore nel materialismo del Planetary Underworld, però con l’irrazionalità tipica del Galactic Underworld: in ambito politico il successo dei neocon americani (l’era Bush) e l’irrazionalità del terrorismo ne furono la diretta conseguenza. E così abbiamo avuto un Galactic Underworld irrazionale, sia nel senso spirituale del termine (accesso alla capacità femminile di andare oltre l’ordine logico), sia nel senso materialistico (assurdità prese per vere, come la spiegazione ufficiale dell’11 settembre). In questo modo l’euro, un’irrazionalità, nacque per contrastare ogni possibile risveglio spirituale dei popoli europei, che era in atto tramite l’energia del Galactic Underworld, portando l’Europa alla povertà dovuta allo strangolamento del debito (come era già avvenuto nei cosiddetti paesi sottosviluppati – sarebbe meglio dire: “sovrasfruttati”). Sullo stesso filone si situa l’Universal Underworld (9 marzo-28 ottobre 2011): mentre da una parte esso ha portato l’energia necessaria a creare l’Unità vera tra gli individui, tra l’uomo e la Natura, ecc., dall’altra è stato ancora una volta riformulato (superego) come unità di un nuovo ordine mondiale. Cosa determina il successo dell’una o dell’altra via? La Coscienza Individuale, lo sviluppo del seme della Coscienza Creativa che è stato attivato dalla 9 Onda del Calendario Maya profetico.

L’Universo non ci fornisce un livello superiore di Coscienza che non sia l’Unità, che abbiamo esperito per la prima volta tra il 9 marzo e il 28 ottobre 2011. Il salto quantico del 28 ottobre 2011 non è percepibile appieno nella sua portata oggi, a meno che non si sia già in accordo non solo inconsapevole, ma consapevole, con l’Unità di Coscienza. Il 28 ottobre 2011 ogni essere vivente ha raggiunto il completamento evolutivo, lo stato di Illuminazione, ma a livello non consapevole. Il processo nel tempo che ci attende è rendersi conto di questo passaggio, prendendo coscienza di avere la capacità di creare il mondo. Se non facciamo noi le cose, non sarà più il Piano Divino a farle per noi. Per questo, oltre a lodare il lavoro pionieristico e il rigore teorico di esperienze fondamentali, quanto tenute sotto silenzio, come il SIMEC e lo SCEC, sono convinto della valenza dell’Ecorete dell’Economia Naturale e Unitaria, in quanto nata seguendo i Giorni e le Notti dell’Universal Underworld, ovvero il processo di risveglio del seme della Coscienza Creativa. Invito tutte le persone interessate a prendersi cura di questo progetto a livello locale, ma su vasta scala, perché possiamo oggi davvero co-creare un mondo di Passione e Talento. L’Italia si trova sulla linea mediana del pianeta, dove in passato fu piantato l’Albero della Conoscenza (separazione) e che oggi può essere invece da stimolo (ipofisi) per la crescita dell’Albero della Vita, l’Albero dell’Unità.

In Lak'ech.
Marco 

Fonte: http://www.coscienzacreativa.com/L’integrazione dopo il completamento del Calendario Maya profetico.html


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